29 settembre 2011

Goodbye World


Cari amici, colgo l'occasione per salutare il caro Luis (ho riso troppo per il messaggio di Bali ;)), e il mio big brother Luzzo che non avevo ancora salutato e, ovviamente, "tutti quelli che mi conoscono" :-).

E così, alla fine, anche questa tappa è andata e con essa si conclude tutta l'avventura. Sono al Changi Airport di Singapura (città del leone) in attesa di imbarcarmi sul volo che chiuderà il cerchio intorno al mondo, 13:35 ore :) sopra tutta l'Asia e posti che non ho (ancora :)) mai visto, fino a Londra.
Cosa si può dire dopo una esperienza così?Un milione di cose. Così tante che non si sa a quale dover dare la precedenza. E poi bisogna vedere anche quelle che si preferisce tenere per sè. Credo che sia impossibile a parole spiegare certe cose, e per quanto ci si possa sforzare e si sia bravi ad esprimersi, come dice Rolf Potts, "non si riuscirà mai a far pareggiare le soddisfazioni sociali con le scoperte private".
Posso dire che per un po' sono stato fuori dal mondo delle reazioni automatiche e delle comodità, essendo costretto a vivere il presente, dove nell'attimo fuggente ero spinto sempre ad improvvisare e a confrontarmi con il mio "io" più nudo e più vero. Ed è stato bellissimo.
Una cosa che ho notato ovunque io sia stato e che mi ha sorpreso è l'assenza di cattiveria nelle persone, l'assenza di ostilità o di criminalità.
Allora è vero quello che diceva il Buddha:"Vediamo quello che siamo", e questa verità non è mai tanto evidente come quando viaggiamo.

Comunque, gli incontri con altre persone di paesi lontani e le varie esperienze che ci sono state, hanno sicuramente lasciato qualcosa e mi sento un po' più grande, anche se mi piacerà sempre conservare la freschezza del fanciullo che è in me, combattendo la troppa, inutile, serietà ;)
Adesso vado a scegliere un posto dove mangiare in questo enorme aereoporto, e poi mi rilasso con una puntata di How I met your mother ;) (mi stanno finendo!!)...
Ci risentiamo dal nostro, vecchio, caro continente.

Un abbraccio a tutti.

"Si dice che quello che tutti cerchiamo è il senso della vita. Io non penso che sia così. Secondo me cerchiamo l'esperienza dell'essere vivi."

27 settembre 2011

Tra Bali e Singapore


Cari amici, come forse saprete già, da ieri sera mi trovo a Singapore. Prima di parlarvi delle prime impressioni su questa modernissima città, mi preme condividere con voi l'ultima cena fatta a Bali. Sono tornato in quello che è stato il mio Warung preferito tra quelli visti. E come per introdurmi al seguito del mio viaggio, ho preso il "Singapore chili Crab", piatto famosissimo della cucina asiatica e, come dice il nome, ricetta made in Singapore.



Tanto il piatto era bellissimo da vedere quando è arrivato, tanto era un casino quando l'hanno ritirato :-) Il fatto è che era molto buono, e si è reso assolutamente necassario usare le mani per sventrare il granchio in ogni sua parte per onorare il suo sacrificio. Insomma alla fine ero un po' vergognato delle condizioni del mio piatto tanto che ho pensato che il cameriere rientrando in cucina e rivolgendosi allo chef abbia potuto pronunciare nel suo dialetto qualcosa che nel nostro suonerebbe tipo:"Tony talè, chistu ru granchio si manciò pure a scuoiccia!" ;)
Comuque, se andate a Bali andate a mangiare da Kori Warung in Gang Poppies II, ne vale la pena. Ah, ovviamente per mangiare tipo sultano ho speso circa 12 euro (è uno dei più cari).

Mò, tornando a Singapore, ieri sera ho fatto una lunga paseggiata lungo il fiume che attraversa la città, che su entrambe le sponde è ricco di locali, ristoranti e palazzi ed è pieno di vita e ricorda un poco il Darling Harbour di Sydney. La sera devo dire che la città è molto bella, più che di giorno, perchè tutti i palazzi e i ponti illuminati fanno un bellissimo effetto, anche se a volte forse si lasciano un po' troppo andare con i colori delle luci!;)



Un tempo la città era famosa per il suo "proibizionismo", e tutt'oggi è considerato illegale masticare chewing-gum e attraversare la strada fuori dalle strisce, ma a quanto pare sembra che oggi sia una città proiettata al futuro da tutti i punti di vista, e, malgrado il governo sia molto pressante verso i cittadini, ultimamente hanno smesso di fioccare le multe.
Ho scelto un hotel a Little India perchè avevo letto che a differenza di molti altri quartieri che avevano perso la loro identità essendo stati travolti dai centri commerciali, questo costituiva una fortunata eccezione e comunque si trova a pochi minuti dal centro. Certo, caratteristico è caratteristico! Colori, odori, bancarelle e la caratteristica musica bhangra indiana a tutto volume...;)
Notevole la colazione del mio albergo: indian breakfast...non saprei descriverla..:)
Comunque, a parte la breakfast, è stata un'ottima scelta.
Oggi ho cominciato con una passeggiata ai Botanic Gardens, poi carico di relax, mi sono immerso nella caotica Orchard road, punta di diamante dell'occidentalizzazione della città e ho pranzato in un ottima food court a base di Dim Sum favolosi (Cari Ale e Gung, vi ho pensato!). Poi sono stato in un paio di musei molto importanti che si trovano in altrettanti edificici coloniali in perfetto stato, e in uno dei due ho beccato una mostra itinerante del famoso esercito di terracotta cinese :)
Stasera andrò al 70°piano dello Swisshotel a prendere un aperitivo con vista della città in uno dei suoi bar e poi a cena in uno dei più famosi centri di bancarelle della città, il Newton Circus. Voglio provare i più famosi noodles con polpette di pesce di Singapore!;)
Se non si era capito qui sono fanatici di cibo:si possono trovare posti dove mangiare davvero ovunque e la scelta è vastissima.
Adesso è davvero tardi, mi stanno scrivendo tutti su skype e mi devo anche preparare, quindi ci sentiamo nei prossimi giorni!

Ciao a tutti!!
Un abbraccio


25 settembre 2011

Bali e Palermo


G'day mates!
Lo slang australiano è molto presente anche qui a Bali, dato che la maggior parte dei turisti qui sono proprio i wallabies, e tutto sommato mi ci sarei anche un po' abituato, ma quando ti parlano in discoteca al buio non è semplicissimo...;)
Ieri sera mi sono riproposto (come direbbe la cara Loci) allo Sky Garden e, non mi chiedete come, ero fornito di Pass VIP che mi consentiva di bere gratis. Ce ne fossero di locali lontanamente simili a Palermo...5 piani, 8 bar, palchi ovunque con spetacoli dal vivo, pali, ballerine, fuoco, terrazze e cascate...e poi si entra pure gratis!
Subito appena entrato un folto gruppo di mattacchioni australiani mi ha preso in simpatia e siamo stati insieme per buona parte della serata.
Comunque, non so se è stato un caso, ma la serata del sabato è stata più fiacca di quella del venerdì, o magari ero io ad essere più assuefatto. ;)
Vi parlerei volentieri anche della cena di ieri, ma poi verrebbe un post troppo entusiastico, quasi sdegnoso, quindi casomai ve ne parlo un'altra volta :)
Oggi sono stato in quello che è forse il più famoso tempio di Bali, il Pura Tanah Lot, un tempio teatralmente situato su un'isoletta a 100 m dalla costa vicino al quale sono costruiti altri tempi minori ma non meno spettacolari.



Il fatto di essere cresciuto a Palermo con quella che è una delle sue più grandi piaghe mi ha aiutato molto qui a Bali. Lo so che molti di voi mi avranno già capito. Alcuni viaggiatori che ho incontrato, americani, tedeschi e polacchi mi hanno infatti fatto notare come questo problema fosse un grande ostacolo per loro, ma non lo è stato per me, anzi mi sono subito trovato bene. So che ormai tutti mi avrete già capito.
Sto ovviamente parlando del TRAFFICO!
Un traffico tentacolare che non rispetta il minimo senso civico ;)
Io e il mio fedelissimo scooter da scippatore indonesiano ormai siamo una sola cosa e muoversi a Bali non è un problema per noi ;)

Comunque sento che inizia a subentrare qualche movimento interno per via dell'imminente rientro, e cerco di ignorare la cosa per ora...

Un abbraccio

Siiiulaaidar!!

22 settembre 2011

Bali: cultura, surf e...scimmie!


Cari amici, ho caricato le foto e anche un video e si è fatto tardi, per cui mi limiterò a dirvi che qui a Bali tutto va benissimo. C'è tantissimo da vedere e da fare e già ho visitato l'interno dell'isola con i suoi templi indù nelle foreste e le risaie terrazzate, ho fatto lezione di surf col mitico Bobby (personaggio incredibile, la foto dice tutto), che credo riproporrò ogni giorno ;), e ho conosciuto un bel po' di gente.



Favoloso il modo con cui mi sono imbucato all'Hard Rock Hotel (pazzesco) e mi sono messo a giocare a beach volley nel campo che c'è sull'isola artificiale al centro della sua piscina con dei ragazzi australiani!Sono stato fiero di me!;D Poi vi racconterò meglio...

Cosa notevole è la presenza delle scimmie qui sull'isola, e ovviamente non ho potuto che pensare a te, caro Ale Giaco, che tanto amore hai per questi simpatici quanto dispettosi animaletti!Ti piacerebbe qui, cioè voglio dire, le scimmie qui vanno anche in moto! ;)
(notate come controlla se arrivano macchine prima di immettersi sulla carreggiata!)



Per ora vi saluto e vi aggiornerò con più dettagli nei prossimi giorni!
Un abraccio

17 settembre 2011

Cape Tribulation, the dark side.


Ed eccolo di nuovo qui il vostro momento di stacco preferito, la vostra isola di svago. Lo so che ormai non potete più fare a meno di controllare il blog per rilassarvi e vedere che succede... Ahah! ;)
Prima di tutto colgo l'occasione per fare tante angurie a Vicky che con questa scusa del fatto che sono lontano riceverà un regalo particolarmente grande ed esotico, quindi tanto male non le va...:D Tanti auguri!

Qui tutto benissimo. Sono a Cape Tribulation. Qui finisce la strada asfaltata della costa orientale australiana e proseguendo verso nord ci sono solo un paio di villaggi e la costa corre verso la fine della penisola di capo York in terre totalmente selvagge.
Mi trovo all'interno del Daintree National Park e precisamente in quello che è chiamato "The dark side", chiamato così perchè si trova al di là di un grosso fiume (abitato da Crocs) che non ha ponti. Per giungere da questa parte ci si serve di una chiatta che funziona solo dalle 6 a mezzanotte e quindi fuori da questi orari si è totalmente isolati. Inoltre qui non arriva la corrente elettrica nazionale, e la poca gente che abita qui la produce da sè con pannelli solari o generatori. Pensate che fino al 1983 in questi luoghi non esisteva assolutamente niente.

Ho visitato Port Duglas, località dalla curiosissima storia (lunga da raccontare qui) dove hanno casa tantissimi personaggi come Russel Crowe, Kilie Minogue, il presidente Clinton e compagnia bella e poi sono stato in una serie di foreste e anche al Mossman Gorge, un fiume ritenuto sacro dagli aborigeni che abitano queste zone, che sono anche gli unici a cui è consentito vivere qui per via della loro cultura dei luoghi e attaccamento fortissimo agli stessi.

La sensazione qui è proprio quella di trovarsi ai confini del mondo conosciuto...mi sarebbe piaciuto vivere ai tempi di Cook e imbarcarmi con lui, o magari fargli concorrenza con un mio vascello! ;)



Anyway, adesso mi trovo sul bus, di ritorno per Cairns dove starò un altro giorno prima di volare per Bali. A cairns c'è Leonardo, il ragazzo di Firenze che da Fraser Island viaggia insieme a me e Akiko, ragazza giapponese, anche lei conosciuta a Fraser, che vive e lavora a Cairns e con cui ci siamo rivisti una sera (c'è anche una foto). Akiko non si capisce quanti anni abbia: ha vissuto anni a Londra, in Giappone, adesso a Cairns e ha viaggiato tantissimo per via della sua passione per il diving, di cui si definisce una fanatica, andando in posti anche molto remoti e fuori dalle rotte turistiche come Repubblica di Palau e Papua Nuova Guinea.

Un paio di giorni fa sono stato sulla Great barrier reef. Una esperienza bellissima. Mi sono limitato allo snorkeling (anche se il diving inizia a stuzzicarmi) e ho visto cose meravigliose che però purtroppo non potrò farvi vedere dato che non sono munito di underwater camera.
Ho nuotato sott'acqua con una tartaruga marina verde bella grossa e l'ho anche toccata mentre nuotavamo insieme, poi c'erano mante, anemoni con Nemo e famiglia dentro che sbucavano, pescioni Maori di un metro buono, stelle marine di tutti i colori, conchiglioni grandi il doppio di me che appena li toccavi si richiudevano e anche un piccolo squaletto leopardo...;)
A bordo s'è anche mangiato cose di capriccio e anche qui s'è conosciuta gente, manco a dirlo.



Una bella "masculiata" quindi per la fine di questa meravigliosa Australia che spero mi rivedrà in un tempo non troppo lontano.
Stasera, che è anche sabato, si esce con gli amici, si comincerà prendendo le solite Jugs (brocche) di XXXX o di VB (due birre locali) e si enjoyerà la serata.

Enjoy the rest of your day too and have fun! ;)

Ciaooo


13 settembre 2011

Magnetic island


Cari amici, giunto al 40esimo giorno di viaggio mi pare il caso di fare una piccola riflessione.
Quando si sente la spinta di fare un viaggio come questo da soli non si sa bene effettivamente cosa è che veramente ci spinge, o meglio, si hanno tanti motivi che fanno un po' di confusione.
Prima di partire lessi una frase:"...ci sono ragioni profonde per mettersi in viaggio:pruriti e pizzicori al ventre molle dell'inconscio.
Andiamo dove dobbiamo andare e poi cerchiamo di capire cosa ci faciamo là."
E poi c'era Baudlaire che diceva:"...i veri viaggiatori sono coloro i quali partono per partire...e senza sapere perchè dicono sempre: Andiamo!"
Se si è in grado di seguire questa voce fino in fondo e partire, alla fine si sarà senz'altro premiati e appagati.

Sono convinto che in viaggio da soli, e a contatto con la natura, il confronto con gli elementi, oltre che un diverso rapporto col tempo, che asseconda i propri ritmi personali e nient'altro, ci mettano in una condizione di privilegio, dove le cose importanti appaiono ovvie e si trovi una dimensione più giusta e più vera.
Allora arriva un momento in cui tutto appare perfetto, come perfetta diventa la vita quando ci accorgiamo che basta semplificare per godere.

Questo del semplificare è un concetto che tutti dovremmo considerare di più. Capisco che sembra pura retorica, ma penso proprio che sia la pura verità; e se quando siamo travolti dai ritmi del tram tram quotidiano, scadenze, lavoro e quant'altro questo ci sembra solo un qualcosa di astratto che sappiamo essere giusto, ma che rimane il più delle volte solo un'idea, in viaggio invece è qualcosa che prende una forma concreta e possiamo mettere in pratica.
Viaggiare, infatti, per sua natura, richiede semplicità: si ha a disposizione lo stretto necessario e ci si adatta alle situazioni.
Sapersi adattare è molto importante dato che viviamo in un mondo con altra gente che, la maggior parte delle volte, ha gusti, bisogni, usi e costumi diversi dai nostri e quindi un atteggiamento di apertura verso il nuovo non guasta.

Alla fine d'altronde "why not?" è uno slogan per una vita interessante...no? ;)

Ora basta che mi sto aggravando (e non vorrei che lo share del blog subisse colpi troppo duri) e mi sa che mi sono anche esposto fin troppo.



Sono reduce da due giorni a Magnetic Island, isola subtropicale nel nord del Queensland. Diciamo che non mi ha fatto impazzire, per cui alla fine ecco qualcosa che viene a smorzare l'entusiasmo dilagante che ha caratterizzato tutto il viaggio fino ad adesso. Attenzione però, non ho detto che mi ha fatto schifo e ho fatto anche cose toche, ma avendone letto grandi cose mi aspettavo di più (come sempre avviene).

Poi bisogna anche dire che all'arrivo sull'isola ero appena di ritorno da paradisi come le Whitsundays e Fraser Island...povera Magnetic Island.;)
Highlights: visita di un forte della seconda guerra mondiale raggiunto dopo un'ora di camminata/trekking, un percorso di trekking/free clibing panoramico molto bello e visita di un parco dove ho avuto incontri ravvicinati di vari tipi con una vasta gamma di animali (vedi foto).

Come di consueto vi scrivo dal bus della Greyhound che mi porterà stavolta a Cairns, città ai confini di quella che è la Rainforest più antica del mondo (più dell'Amazzonia!), e dove mi aspettano Whalewatching, Great barrier reef, e ovviamente la sopracitata foresta pluviale.

See ya guys!
Cheers

PS:Uheilla Gheffe che si dice?Ci sei anche tu?Luci?Simo? ;)
poco scùuuuuu!!

11 settembre 2011

Whitsundays: welcome to paradise!


Cari amici, avete presente le immagini delle riviste delle agenzie di viaggio?o i poster pubblicitari delle creme solari?le classiche cartoline?Tutta roba un po' tarocca il più delle volte, figlia di photoshop...
I posti dove sono stato in questi giorni hanno nomi come Daydream island o Whithaeven beach e sono davvero paradisi terrestri che fanno impallidire tutta la roba sopra citata.
Le chiacchere stanno a zero davanti a certe immagini.




Le isole Whitsundays, un parco naturale composto da 72 isole vergini dove la sabbia delle spiagge sembra cipria finissima di Chanel. La sabbia è morbidissima e il colore dell'acqua incredibile. Facendo snorkeling tra i coralli mi sono trovato a nuotare con il pesce più grande con cui mi sia mai trovato a nuotare, veramente hudge e massive, come continuavano a ripetere gli altri che l'avevano visto. A bordo un bel gruppo, Capitano della barca molto carismatico, e Deck man (addetto alle vele) una bella sagoma anche lui ;)
Il Capitano si è dilettato in una serie di BBQ niente male e la sera passava facendo una serie di giochi di società anglosassoni dove modestamente anche io mi sono alquanto pregiato.;)

Just amazing!

Vi scrivo dal bus che fa strada per Townsville, cittadina dove dormirò una notte e domani mattina prenderò il ferry per Magnetic island, luogo dove una serie di viaggiatori di cui ho letto hanno trovato il paradiso, ma questo si vedrà.
Prima di prendere il bus sono stato in un locale con i compagni di barca di questi giorni a prendere un paio di birre, ci siamo scambiati le email ecc. e dopo, arrivato alla fermata, ho conosciuto un ragazzo di Londra, anche lui in viaggio per l'Australia, che ha preso il mio stesso bus. Poi sul bus mi ha anche regalato uno di quei braccialetti di silicone di una catena di locali australiani che dà la possibilità di entrare per avere una connessione wifi gratuita.
Stavo pensando a quanto sia facile in questa situazione fare nuove conoscenze e avere conversazioni "vere", e a quanto sia invece, per assurdo, molto meno facile nella propria città.

Anyway, io sono quasi arrivato e mi devo ricomporre.
Alla prossima!

Sipario.
Blem bleeem blebleeem...(sigla del Maurizio Costanzo Show)
:)

7 settembre 2011

Fraser island


Cari amici ascoltatori, come la va?!?
Chiedo scusa per la mia assenza dal blog, ma negli ultimi giorni sono stato in un luogo davvero selvaggio dove le comunicazioni erano molto difficili.
Come già accennto nel post precedente sono stato a Fraser Island, l'isola sabbiosa più grande del mondo, un posto assolutamente unico nel suo genere. 120km per 25km di sola sabbia, foresta e laghi di purissima acqua cristallina che si poteva anche bere. L'isola non è mai stata attaccata al continente per cui è molto pura e con un proprio habitat unico. Si è formata nei millenni sottraendo all'oceano un po' di spazio alla volta, con l'accumularsi di sabbia giorno dopo giorno, ed è tutt'ora in crescita. Ci si muove solo con mezzi 4x4 dato che le strade sono solo di sabbia e sulla costa est c'e la famosa 75 mile beach, che corre per tutta la lunghezza dell'isola e sembra senza fine, e che viene usata come una vera e propria autostrada, ma anche come pista di atterraggio per gli aerei...senza distinzione!
Quindi è frequente mentre si guida vedere un aereo che sta per venirti addosso, ma la spiaggia è larga quindi don't worry, ci si sposta con grande tranquillità e come se niente fosse si prosegue...;)



I due giorni di escursioni nell'isola sono stati molto belli come si può vedere anche dalle foto, il gruppo era "troppo grazioso" e abbiamo avuto abbastanza 'ulo col tempo (come direbbe il ragazzo di Firenze che ho conosciuto), dato che pioveva la notte e di giorno è stato sempre bello.
Bellissime le camminate per attraversare tratti di foresta totalmente incontaminata, passando anche per "creeks" e ruscelli, circondati da alberi ultracentenari, liane e ogni sorta di uccello e sempre all'erta per eventuali dingoes (una specie di coyote selvaggio e molto puro che abita l'isola).



Notevole il contributo al gruppo di un quartetto di sedicenti avvocati Koreani, che onestamente, tutto sembravano, tranne che avvocati. Appena vedevano un ruscello, un laghetto, fate conto che già ci si erano buttati come se avessero attraversato il deserto per giorni, e poi "giocavano" con l'acqua, schizzandosi e cose del genere. Per non parlare delle foto che si facevano (cosa che però ho notato con moltissimi orientali fin ora, in tutti i posti dove sono stato). La foto tipo era: mettersi con uno sfondo notevole e saltare ripiegando le gambe all'indietro, facendo gesti vari con le mani, e, se il compare non scattava quando l'altro era al culmine del salto la cosa si ripeteva finchè non veniva bene. Per cui stavano anche botte di 10 minuti per una foto. ;)
Poi Ale Bruno, sappi che la sera al bar/discoteca/salabiliardo/ristorante dove cenavamo e passavamo la serata, erano molto peggio di "pare ca unni vitte mai discoteca"! :D
Comunque è stato divertente e, a parte Leonardo di Firenze (che fa un giro in Australia molto simile al mio e con cui ci si vedrà magari anche dopo) ho conosciuto giapponesi, australiani e canadesi.

Ora sono sul bus che nottetempo mi porterà ad Airlie beach dove mi imbarcherò dopodomani in una barca a vela per un paio di giorni. Destinazione Whitsunday islands, googlate un attimo se ve la sentite, che ve lo dico a fare...;)

Stiamo per arrivare e passerò la giornata ad Airlie beach che, stando a quello che ho visto fin ora, sarà di certo un posto rilassato, solo con un clima più caldo, dato che sono salito molto in 12 ore di bus e mi avvicino sempre di più ai tropici. Mi sa che da ora in poi potrò salutare le scarpe anche io, in tipico aussie style!;)

Take care.

Ciaoooo


3 settembre 2011

In movimento...


Ciao a tutti, gli ultimi due giorni sono stati giorni di spostamento, di viaggio vero e proprio. Sono stato prima a Byron Bay, una piccola cittadina che ha avuto il suo boom alla fine degli anni 60 quando i surfisti l'hanno scoperta e scelta come meta per i loro surf trips. E' un posto di puro cazzeggio. Cioè, voglio dire, qui è inverno e io ci sono stato pure di settimana, e nonostante ciò quello che si vedeva per le strade erano solo persone per lo più fatte di sole e salsedine, vestite al massimo con un bermuda o un copricostume e categoricamente scalzi con le più svariate attrezzature per attività nautiche dietro.
La mattina che mi sono svegliato lì prima di proseguire il mio viaggio verso nord ho voluto svegliarmi presto per fare una passeggiata in bici fino al faro (famoso perchè è il punto più ad est dell'australia continentale), e strada facendo si vedevano già alle 7:45 surfisti assonnati in bicicletta con la muta infilata solo nelle gambe che, scalzi, pedalavano verso la spiaggia con la tavola da surf sotto il braccio! (che non è neanche semplice)



Dopodichè è iniziato il mio viaggio "su gomma", infatti da qui proseguirò fin su a Cairns grazie ai bus Greyhound con cui ho fatto un biglietto unico che mi permette di salire e scendere dove voglio lungo il percorso. Sono così giunto a Brisbane, che insieme a Sydney e Melbourne è tra le principali città dell'australia: in queste tre città vive la maggior parte della popolazione di tutto il continente.
In realtà non sarei dovuto fermarmi molto qui a Brisbane secondo quelli che erano i miei piani, avrei solo dovuto dormirci arrivando la sera, ma ho fatto un cambio di programma alla fine.
Quando mi sono ritrovato a girare per il centro di questa città una strana sensazione mi ha pervaso. Mi sono, forse per la prima volta, sentito proprio come un viaggiatore doc. Questo perchè mi trovavo in un posto che non era previsto e di cui quindi non avevo letto e studiato granchè, ma in poco tempo avevo raggiunto la mia sistemazione, lasciato i bagagli, mi ero procurato le info base sui trasporti, le attrazioni principali e mi trovavo a camminare nel cuore pulsante di una nuova, bella città.
Ho anche beccato un concerto di beneficienza nella zona pedonale del centro che è stato una piacevole parentesi. Ho postato un video su youtube, trovate il link sul mio profilo di twitter.
Adesso sono sul bus che, addentrandosi nel Queensland, mi porterà ad Hervey Bay e qui la situazione inizia a farsi tosta ;)
Infatti, dopo una notte qui, prenderò il traghetto per Fraser island (se non sapete granchè di questa isola, provate un attimo a googlare), l'isola sabbiosa più grande del mondo, un posto incontaminato dove le spiagge sono incastonate tra un bush tropicale antichissimo e acque cristalline, e dove ho già prenotato due giorni di escursioni.

Tante belle cose a tutti ;)
See ya guys!

PS.Giacomino se ci sei batti un colpo!
PPS.Santi stai organizzando il viaggio per i trent'anni di Gheffe, Brunello, Manfredi e co?! ;P
PPPS.Cillo e Louns, che abbiamo?!?
PPPPS.Glo?!?
PPPPPS.Abbracci a tutti!